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COLPO DI FRUSTA

Risulta secondo molti studi il  trauma più comune del rachide cervicale. Può avvenire in seguito ad un brusco movimento del tratto cervicale in iperflessione/iperestensione.

Le cause possono essere di varia natura: la più comune è l’incidente automobilistico, anche durante una sessione di sport o durante il lavoro quotidiano a secondo dello sforzo compiuto.

Il dolore è intenso e ben localizzato sui muscoli della regione cervicale che aumentano di volume (gonfiore) e rigidità limitando di conseguenza i movimenti del capo. Spesso al dolore si aggiunge un senso di vertigine e forte mal di testa.

Esami che si possono compiere sono: RX cervicale per valutare eventuali fratture, Risonanza Magnetica o TAC per valutare eventuali danni profondi tissutali.

Il trattamento immediato prevede l’uso di un collare semirigido, riposo e farmaci antidolorifici e anti infiammatori previa prescrizione medica.

Il trattamento riabilitativo prevede un ciclo di terapia manuale, strumentale, unita ad esercizi di fisiokinesiterapia specifici.

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FRATTURE VERTEBRE CERVICALI

A livello cervicale si possono avere diversi tipi di fratture vertebrali. Clinicamente si distinguono due tipi di fratture: le fratture che non hanno conseguenza sul sistema nervoso (fratture amieliche) e fratture che invece riguardano il sistema nervoso (fratture mieliche).

La sintomatologia delle fratture amieliche consiste nel dolore locale o nella limitazione funzionale, inoltre provocano alterazioni dell’atteggiamento della colonna cervicale.

In genere è sufficiente un RX per valutare la tipologia di trauma.

La frattura stabile si tratta in modo conservativo con un collare rigido per circa 2-3 mesi; successivamente è necessario iniziare il trattamento riabilitativo per il recupero completo.

Una frattura instabile deve invece essere trattata chirurgicamente al fine di ottenere la stabilizzazione.

ERNIA DEL DISCO

Il disco intervertebrale è un cuscinetto posto tra due vertebre contigue che ha la funzione di ammortizzare. E’ composto da: nucleo polposo centrale ricco d’acqua, tenuto in sede da un rivestimento esterno fibroso. Gli spostamenti del rachide modificano la posizione del nucleo polposo all’interno del disco intervertebrale. In questi casi il nucleo polposo può anche protrudere (protrusione o bulging), cioè spingersi posteriormente senza fuoriuscire dall’anello fibroso che lo mantiene all’interno del disco intervertebrale. In una fase più avanzata l’anello fibroso si lacera e il materiale contenuto all’interno del disco fuoriesce (ernia espulsa). Si avverte senso di dolore profondo, talvolta pulsante, accompagnato spesso da parestesie nel territorio corrispondente alla radice compressa. I movimenti del rachide in flesso-estensione sono ridotti e dolenti. Per valutare la presenza di ernie si può eseguire una Risonanza Magnetica o TAC. Nella stragrande maggioranza dei casi è indicato un trattamento di tipo conservativo. Spesso è necessaria anche la terapia farmacologica. L’utilizzo di un collare può essere necessario durante la prima fase. Si passerà poi a manipolazioni massaggi e stretching.
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CERVICALGIA

La cervicalgia, chiamata comunemente “cervicale”, è un disturbo alquanto comune. Il dolore cervicale può essere localizzato al collo o avvertito in altre sedi. Il dolore si può avvertire all’altezza della spalla, nei casi più intensi può decorrere lungo il braccio fino alla mano. Si parla cervico-brachialgia che, nella maggior parte dei casi, è dovuta all’irritazione delle radici nervose. La diagnosi è fondamentale per l’impostazione di un corretto ciclo riabilitativo. Gli esami strumentali più richiesti sono una serie di radiografie per valutare lo stato della colonna vertebrale, la TAC o la risonanza magnetica (RMN) per individuare eventuali compressioni del midollo spinale o la presenza di ernie discali con compressione delle radici nervose. Nella stragrande maggioranza dei casi è indicato un trattamento di tipo conservativo. La seduta in genere prevede una parte di terapie manuali, volte a decontrarre i gruppi muscolari che governano e controllano i movimenti del rachide cervicale, e un’altra parte di terapie fisiche, per ridurre il dolore.