Schiena

LOMBALGIA ACUTA POST TRAUMA

Il termine generico lombalgia raggruppa una serie di cause che generano “mal di schiena”.

L’evento acuto è noto come “colpo della strega” e in genere insorge dopo un movimento brusco in torsione o in flesso-estensione del rachide. A volte bastano gesti banali nella normale attività quotidiana per avvertire dolore.

Il dolore può raggiungere un’intensità tale da costringerci a un allettamento per diversi giorni.

La visita medica mira a stabilire l’origine della lombalgia e se ci siano segni di compressione di una radice nervosa.

Spesso i muscoli che governano i movimenti del rachide sono contratti e dolenti e questo può generare un fastidio notturno che altera la qualità del sonno.

Gli esami strumentali richiesti sono in genere una radiografia standard del rachide lombo-sacrale, una risonanza magnetica (RMN).

Nella stragrande maggioranza dei casi è indicato un trattamento di tipo conservativo. La rieducazione prevede una parte di terapie manuali, volte a decontrarre i gruppi muscolari che governano e controllano i movimenti del rachide e del bacino, e di terapie fisiche per ridurre il dolore. Appena possibile vengono introdotti esercizi di articolarità e tonificazione muscolare selettiva che mirano alla correzione di squilibri di forza quasi sempre presenti nei soggetti lombalgici.

 

SCHIENA1
SCHIENA2

ERNIA DEL DISCO

Il disco intervertebrale è come un cuscinetto ammortizzatore interposto tra due vertebre contigue. E’ composto da un nucleo polposo centrale ricco d’acqua, tenuto in sede da un rivestimento esterno fibroso. Gli spostamenti del rachide modificano la posizione del nucleo polposo all’interno del disco intervertebrale: una flessione anteriore causa un arretramento del nucleo polposo, un’estensione del rachide causa per contro un suo spostamento in avanti. Questi movimenti fisiologici possono essere accentuati nell’assumere certe posture sbagliate o nel compiere gesti particolarmente gravosi per il rachide. In questi casi il nucleo polposo può anche protrudere (protrusione o bulging), cioè spingersi posteriormente senza lacerare l’anello fibroso che lo mantiene all’interno del disco intervertebrale.

In una fase più avanzata l’anello fibroso si lacera e il materiale contenuto all’interno del disco fuoriesce (ernia) spingendosi lateralmente, verso il basso e più raramente verso l’alto.

L’esame clinico mira a stabilire se la discopatia produca segni di compressione di una radice nervosa. Gli esami strumentali richiesti sono rappresentati da una RMN o in alternativa una TC.

Nella maggioranza dei casi è indicato un trattamento di tipo conservativo.